LUP di Bailotti: Processi ancora più ottimizzati

Articolo rivista MECCANICA

Dal 1958 L.U.P. fabbrica utensili destinati a svariati settori, contando su un assetto produttivo aperto alle soluzioni più innovative e su un servizio di assistenza su cui il cliente sa che può contare. La parola ai titolari Mauro ed Elisabetta Bailotti Negli ultimi 25 anni, l’Italia è passata da una situazione di emergenza rifiuti a una posizione di eccellenza nel riciclo, ed è in costante crescita sia quantitativa che qualitativa. Ed è proprio all’interno dell’industria del riciclaggio, dove il processo di trasformazione dei materiali è essenziale per ridurre gli sprechi e promuovere la sostenibilità, che l’azienda L.U.P. di Bailotti sta portando l’arte della macinazione a grandissimi risultati. Grazie a ricerche e studi approfonditi sugli acciai, questa impresa innovativa sta cambiando il gioco nel settore delle lame per la macinazione e sta mettendo in pratica la scienza degli acciai per costruire lame che sfidano ogni aspettativa. La L.U.P. è stata fondata nel 1968 per volontà dei fratelli Bailotti, Antonio, Italo, Luciano e Veraldo, che avviarono la produzione di utensili lineari per la lavorazione e macinazione del legno. Oggi è guidata dai fratelli Mauro ed Elisabetta Bailotti che puntano sempre di più alla crescita dell’azienda attraverso l’innovazione.

Come si è evoluta la vostra azienda negli anni?

Mauro Bailotti: «L’azienda nel corso degli anni ha notevolmente sviluppato la propria produzione rivolgendosi anche ad altri settori, forte del know how che ha acquisito nella lavorazione degli acciai e nei trattamenti termici. Abbiamo così cominciato con la produzione di lame per impianti siderurgici: trancia rottame, taglio colata, taglio del prodotto finito. L’evoluzione del mercato e l’avvento di una nuova coscienza green, ci hanno portato a impegnarci sempre di più anche nel settore delle lame per la produzione e il riciclo di plastica e pneumatici usati».

Quali sono gli aspetti più indicativi del vostro percorso innovativo?

Elisabetta Bailotti: «L’innovazione passa attraverso la partnership con i fornitori di acciaio per trovare le soluzioni migliori nella scelta dei materiali da utilizzare e attraverso la modernizzazione degli impianti e l’innovazione di processo in ottica Industria 4.0. La ricerca approfondita sugli acciai ci ha permesso di scoprire leghe e trattamenti termici che rendono le nostre lame incredibilmente robuste e resistenti all’usura. Le lame per la macinazione dei materiali sono il cuore delle macchine da riciclaggio e la qualità delle lame può fare la differenza tra un processo di riciclaggio efficiente e uno inefficiente. Un altro punto di forza sta nella progettazione su misura delle lame. Ogni macchina da riciclaggio ha esigenze specifiche, e collaboriamo direttamente con i clienti per progettare lame adatte alle loro necessità. La L.U.P. ha portato l’innovazione in questo settore, creando lame che possono affrontare una vasta gamma di materiali, dall’acciaio alle plastiche, in modo efficiente ed ecologico. Utilizzando materiali riciclati per la produzione e progettando lame che riducono al minimo gli sprechi, contribuiamo attivamente alla causa del riciclaggio e della conservazione delle risorse. La L.U.P. inoltre forte di un sistema di gestione della qualità Iso 9001 certificato dal Tüv garantisce sempre la qualità e la conformità dei propri prodotti».

Come state integrando concretamente la tecnologia dell’Industria 4.0 nei vostri processi produttivi?

Elisabetta Bailotti.: «Abbiamo introdotto e addirittura costruito in casa degli impianti con algoritmi speciali di verifica e monitoraggio e siamo gli unici al mondo a produrre una tipologia di utensili direttamente dal pieno solo di rettifica».

Come ha influenzato l’implementazione di questi algoritmi nella produzione degli utensili la qualità del prodotto finale?

Mauro Bailotti: «La qualità è aumentata diminuendo il numero di scarti ed è aumentata la produzione oraria, in tre anni abbiamo più che raddoppiato la produzione di questo prodotto e in virtù della qualità offerta ci stanno chiedendo anzi supplicando di applicare la stessa metodologia anche ad altri prodotti simili».

Considerando il successo ottenuto con questa metodologia, come state pianificando di estendere l’implementazione di questi algoritmi e l’approccio di produzione dal pieno ad altri prodotti all’interno della vostra gamma?

Mauro Bailotti: «Dobbiamo innanzitutto studiare e preparare il nuovo processo, dalla ideazione alla messa in produzione massiva ci vogliono dai 6 ai 9 mesi, sicuramente questo poi migliorerà notevolmente la nostra posizione di mercato».

Qual è il vostro fiore all’occhiello?

Elisabetta Bailotti: «Produciamo una tipologia di utensile per la produzione del pannello Osb con una speciale tecnologia e siamo gli unici al mondo ad utilizzare questa modalità per produrli, per ottenere questi risultati gli impianti sono stati costruiti su misura con la collaborazione di partner importanti. La produzione degli utensili con questo particolare processo conferisce agli stessi delle caratteristiche tali da renderli al momento i migliori sul mercato in termini di rapporto qualità/prezzo. Attualmente i clienti ci stanno richiedendo di espandere questa tipologia di produzione anche ad altri prodotti proprio per la qualità degli articoli che già produciamo».

La certificazione innovation manager

Nella consapevolezza delle sfide che l’azienda sta affrontando in un mercato sempre più competitivo, Mauro Bailotti ha deciso di acquisire competenze specializzate certificandosi secondo la norma Uni 11814:2021 come innovation manager. La certificazione come innovation manager porta con sé una nuova prospettiva. Il manager apprende le migliori pratiche per promuovere e gestire l'innovazione all’interno dell’azienda. Il manager certificato ha ampliato la rete dell'azienda attraverso partnership strategiche e collaborazioni con altre aziende. Questo ha portato a un flusso costante di nuove idee e tecnologie, consentendo all’azienda di rimanere all'avanguardia nel suo settore e di identificare opportunità di innovazione, gestire rischi e portare nuove idee al mercato in modo efficace.

 

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